Il Mercato di San Giovanni di Dio: speciale Tv su Rete Oro

Siamo andati al mercato di S.Giovanni di Dio per partecipare a uno speciale TV sul degrado del mercato.
Sono stata intervistata assieme alla Presidente del Municipio Cristina Maltese e il rappresentante degli operatori del mercato sig. Brandimarte dalla TV Rete Oro che manderà in onda l’intervista lunedi alle ore 14/14,30.
Ho manifestata tutta l’indignazione dei cittadini del quartiere per lo stato di degrado non più sostenibile del mercato. Abbiamo saputo che le risorse che precedentemente sembravano disponibili ma insufficienti adesso non ci sono più.
Non è possibile ricominciare tutto daccapo. Questo mercato che è nel cuore del nostro Municipio, non ha mai effettuato ristrutturazioni in tanti anni e non è degno di una città come Roma.
Il Comitato di Quartiere continuerà assieme agli operatori del mercato e al Municipio a sostenere la giusta battaglia verso il Comune di Roma affinchè siano stanziate le risorse per dare ai cittadini di Monteverde un mercato degno di una città civile. Sono convinta che i cittadini utenti del mercato ci saranno accanto come sempre.

Tina Pelliccia

Roma Capitale sul Forlanini

Di seguito si riporta l’articolo pubblicato sul portale di Roma Capitale:

Roma, 2 luglio – Proseguono gli incontri tra Campidoglio, Regione, Agenzia del Demanio e Municipio XII sui lavori di ripristino all’ex Forlanini (annunciati dal presidente Zingaretti) e sul futuro dell’area. Riportato il complesso a condizioni di sicurezza e integrità strutturale, si tratterà – afferma l’assessore capitolino Giovanni Caudo (Trasformazione e Rigenerazione Urbana) – di “pensare a una nuova funzione”.

Il Forlanini, spiega l’Assessore, “è un unicumper importanza storica e sociale, per la qualità architettonica e il pregio del suo parco. Venuta meno la funzione ospedaliera, si deve pensare a una nuova funzione con un intervento di recupero e restauro”.

Caudo illustra così la fisionomia del “nuovo” Forlanini: una piazza pubblica dov’è l’ingresso su via Ramazzini con il giardino. Sempre da questo lato, gli edifici riattati a sede di “servizi pubblici essenziali, in modo da ridurre gli affitti passivi che gli enti pubblici pagano”.

Dei padiglioni, per Caudo, va mantenuta “l’unitarietà funzionale”. Che dovrà sostanziarsi in “funzioni legate a innovazione, ricerca scientifica, produzione immateriale, cultura”. Ciò produrrà “ricadute positive sull’intera città e, al tempo stesso, valorizzazione economica per la Regione”.

Come perseguire questi obiettivi? Il Campidoglio, conclude Caudo, sta pensando “a una callinternazionale, con il supporto gratuito di advisor sempre internazionali”.

2 LUG 2015 – PV

Lettera al Presidente del XII Municipio

Gentile Presidente,

Ci giungono forti proteste da parte del cittadini, dagli insegnanti, dagli abitanti per lo stato di degrado dei giardini di Largo Forlanini.

Circa due anni fa Lei ci propose un progetto molto interessante per la ristrutturazione della piazza e per la sua messa in sicurezza.  Il progetto incontrò l’assenso dei cittadini che speravano in una soluzione rapida in quanto sembrava che anche le risorse fossero disponibili.

A tutt’ oggi non solo non abbiamo più notizie del progetto e della sua realizzazione, ma l’unica cosa di cui siamo certi  è lo stato di degrado sempre più evidente.

Vorremmo quindi sapere da Lei a che punto è la situazione, e se possiamo sperare in una rapida ed immediata risoluzione perché i cittadini sono esasperati e delusi.

Certi del suo interessamento, la ringrazio.

Cordiali saluti.

 

Tina Pelliccia

Presidente del C.d.Q. Monteverde Nuovo

Zingaretti sul Forlanini

30 giugno 2015

Forlanini: la nuova vita del vecchio ospedale, mettiamo fine a 10 anni di abbandonoDa 10 anni il vecchio ospedale Forlanini è fuori dalla programmazione sanitaria: erano rimasti 50 posti letto in 150 mila metri quadrati a un costo di 15 milioni di euro l’anno. Una follia, uno spreco enorme. Per la prima volta avviamo un’azione concreta per dare nuova vita a questa struttura.

La vera storia. L’Ospedale Forlanini è in chiusura da circa 10 anni perché da anni è fuori dalla programmazione sanitaria. Da moltissimo tempo è lasciato nell’incuria e nel degrado. Per la prima volta la Regione avvia un’azione per dare nuova vita a questa struttura e questa area della città.

Finisce una lenta agonia. Al Forlanini, su una superficie di 150 mila mq erano rimasti 50 posti letto che ora finalmente spostiamo in ambienti più sicuri per pazienti ed operatori. Tenere aperto un solo reparto in una struttura così immensa è costato finora 15 milioni di euro l’anno al sistema sanitario regionale. Risorse che vogliamo investire meglio. Consideriamo che in un’area di circa 1 Kmq sono attivi gli ospedali Spallanzani (176 posti letto) e San Camillo (857 posti letto) con 1033 posti letto a disposizione dei cittadini e che quindi la stragrande maggioranza delle attività sanitarie di trasferisce di poche centinaia di metri.

Il 13 luglio parte il cantiere per la pulizia totale: per la prima volta abbiamo investito 400 mila euro per la pulizia di tutto ciò che si è accumulato in anni di incuria.

Più vita per il quartiere: Il Forlanini è una vastissima area urbana, insieme al Comune di Roma siamo al lavoro per renderla più viva. Un esempio? Già questa estate insieme al Municipio sarà presente un’arena del cinema.

Più sicurezza per le persone: abbiamo già sottoscritto un accordo con Carabinieri per il trasferimento della caserma di Monteverde e avviato un analogo confronto con la Questura di Roma anche con il commissariato di polizia. 

Spazio Attivo: vogliamo aprire uno spazio dedicato all’innovazione e ai servizi per le imprese e di incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro.

La nuova vita del Forlanini. A settembre partirà un bando delle idee per ridare un ruolo a questa immensa struttura: grazie al confronto e alle proposte offerte da associazioni, imprese e cittadini. Noi vogliamo diventi un luogo della cultura, dell’innovazione, per le startup e per il sociale.

Andiamo avanti con la lotta agli sprechi. Nelle palazzine degli uffici non monumentali saranno trasferiti alcuni uffici regionali. In questo modo risparmieremo 4 milioni di euro l’anno di fitti passivi chiudendo le sedi periferiche in affitto. Tuteleremo le associazioni e i servizi già presenti all’interno della struttura.